Il ripristino della circolazione ferroviaria sulla Brescia-Iseo-Edolo, avvenuto in concomitanza con il rientro a scuola ed al lavoro del 9 gennaio, avrebbe potuto far ben sperare i numerosi studenti e pendolari che ogni giorno salgono in carrozza per raggiungere la loro destinazione.
Una speranza che, però, ha dovuto fare i conti da subito con una serie di disagi e, soprattutto, ritardi. E’ vero che i treni sono tornati a circolare sulla stazione di Iseo, dopo lo stop causato dal deragliamento del 10 dicembre scorso, ma ad una velocità inferiore, ovvero 10 km/h contro i soliti 30 km/h, per ragioni di sicurezza.
Come se non bastasse, lunedì si è verificato anche un guasto su uno degli scambi che da Iseo va a Passirano e che ha richiesto un intervento manuale degli operatori di FerrovieNord. Tutto questo si è tradotto in un accumulo di ritardo fino a un quarto d’ora, senza contare il problema dei convogli sovraffollati, per cui c’è stato chi ha dovuto aspettare il treno successivo.
Se la situazione non è dunque delle migliori verso Brescia, non è da meno il tratto verso Edolo: da cinque mesi chi deve salire è costretto a scendere alla stazione di Breno e prendere un bus sostitutivo, dal momento che il tratto a Niardo è ancora interrotto dopo l’alluvione di fine luglio. Per il ripristino servirà aspettare ancora molto: prima deve entrare in funzione il sistema di monitoraggio dei torrenti Re e Cobello finanziato dalla Regione.