Nuovi guai giudiziari per Massimo Cellino, presidente del Brescia: il tribunale del Riesame ha infatti accolto la richiesta della Procura e ha disposto il maxi sequestro da 59 milioni di euro (per la precisione, 55 milioni di euro più la villa di Padenghe sul Garda) nei confronti del patron del Brescia Calcio.

Cellino è coinvolto nell’inchiesta che lo vede indagato per frode fiscale: provento di reato non sono i 700mila euro non versati al Fisco, che ha saldato in questi mesi, ma l’intero patrimonio della Eleonora Immobiliare, società che controlla la controllante del Brescia, a sua volta nel trust di diritto inglese creato da Cellino nelle isole Jersey del Canale della Manica. Cellino, che subito dopo la sentenza ha detto di sentirsi “sotto shock”, nel pomeriggio di martedì ha comunque continuato a lavorare, assicurando all’interno degli uffici del Brescia che questo provvedimento non andrà ad intaccare il lavoro delle Rondinelle.

Mentre i suoi legali hanno già presentato ricorso in Cassazione, la squadra continua a lavorare: oggi quarta amichevole, contro il Lecco allenato da Alessio Tacchinardi, ex allenatore del Brescia. Sempre ieri le Rondinelle hanno dato il benvenuto a Patrick Nuamah, jolly offensivo che ha firmato con la società biancoazzurra il suo primo contratto.

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