Il Breno, tra le squadre di calcio italiane, è probabilmente l’unica a stare vivendo un campionato tra i più assurdi di sempre. I granata, da settembre ad oggi, hanno infatti giocato solo otto gare e subìto ben quattro rinvii.

L’ultimo è di mercoledì scorso, quando la squadra di Mario Tacchinardi sarebbe dovuta scendere in campo contro il Real Calepina, partita rinviata a causa della neve caduta sul campo del Tassara. Il primo rinvio risale al 25 ottobre, data in cui si sarebbe dovuta disputare la partita contro la Tritium, saltata per la positività di un componente della terna arbitrale della gara che i brenesi avevano affrontato la settimana prima contro il Ponte San Pietro.

Saltata anche la gara contro il Crema, così come la partita contro il Nibionnoggiono: alla base dei rinvii, sempre alcuni tamponi positivi, ma mai all’interno della compagine camuna. Mercoledì scorso, l’ultimo rinvio.

Di queste quattro gare saltate, due sono già state recuperate: restano da disputare quelle contro il Nibionnoggiono ed il Real Calepina, a cui però vanno aggiunte altre 9 partite, quelle valevoli per il girone di andata, che andrebbero giocate, pandemia permettendo, entro il 14 febbraio. Undici partite in un mese e mezzo: una circa ogni quattro giorni (a partire da quella di domenica contro il Desenzano Calvina), anche questo un record di cui, però, il Breno avrebbe fatto volentieri a meno.

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