Sono stati convocati sabato, via mail, per lunedì mattina. Che siano venuti da vicino o da (molto) lontano, per 3mila docenti chiamati a insegnare in provincia di Brescia è stata amarissima la delusione nel ricevere, solo due giorni dopo, una mail con cui si comunicava loro la sospensione della presa in servizio.
Il motivo, ormai noto, sta nel disservizio causato dal sistema delle convocazioni per gli iscritti alle Graduatorie ad esaurimento ed alle Graduatorie provinciali supplenze: un problema legato all’algoritmo con cui sono assegnate le cattedre ma anche, si dice, da degli errori umani.
Un vero e proprio caos che riguarda anche la Vallecamonica e il Sebino Bresciano, dove sono 218 i posti vacanti nei vari istituti, compresi quelli di sostegno, per quasi duemila ore da coprire. Novantadue posti sono da assegnare negli istituti superiori di Edolo, Breno, Darfo e Iseo; 89 nelle scuole dell’infanzia e nelle primarie, mentre 37 posti nelle secondarie di primo grado.
Davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia si è formato un presidio di alcuni docenti che fanno parte del Collettivo Assenze Ingiustificate, di cui una delegazione è stata ricevuta martedì dai dirigenti dell’Ufficio stesso per fare il punto della situazione.
Una situazione difficile da gestire anche per i sindacati, inondati di telefonate da parte di docenti preoccupati per il proprio posto e a cui non sono riusciti a fornire informazioni dettagliate su come procedere.
Già nelle ore scorse si è cominciato a mettere mano alle nomine e ripristinare un po’ di ordine: dal Provveditorato sono certi che entro il 12 settembre, data di inizio dell’anno scolastico, tutto sarà risolto. Quello a cui non si potrà rimediare, però, è la sensazione di smarrimento e desolazione in cui si sono ritrovati migliaia di docenti giunti nel Bresciano con la convinzione di avere una classe in cui insegnare.