Dopo l’identificazione in Vallecamonica degli edifici del Servizio Socio Sanitario Regionale ritenuti idonei, sulla base dell’attività istruttoria espletata, per svolgere la funzione di Casa della Comunità o di Ospedale di Comunità, in questi giorni si è aggiunto alla procedura un nuovo tassello: l’Asst della Vallecamonica ha provveduto ad affidare l’incarico per la redazione di studi di fattibilità tecnico economica inerenti cinque interventi da eseguire su queste strutture, allo scopo di potenziare i servizi ospedalieri e territoriali della sanità camuna nell’ambito del Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza PNRR – con il coordinamento di Regione Lombardia e la collaborazione con ATS della Montagna.
Cardine della strategia del rafforzamento della Rete Territoriale è l’implementazione delle cosiddette “Case della Comunità” e degli “Ospedali di Comunità”, da realizzare ristrutturando parte dell’Ospedale di Edolo, che ospiterà l’Ospedale di Comunità e anche la Casa della Comunità; la Sede dei Poliambulatori di Ponte di Legno, che ospiterà la Casa della Comunità; Le sedi Asst di Breno e di Darfo, che ospiteranno la Casa della Comunità, oltre, naturalmente all’Ospedale di Esine, che ospiterà l’Ospedale di Comunità.
I progetti saranno approvati entro il 31 dicembre dalla Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia. All’interno di Case e Ospedali di Comunità saranno collocate tutte le funzioni più prossime al cittadino, come prevenzione e promozione salute; cure primarie con tutto il necessario per gestire i pazienti cronici; un’area di ambulatori specialistici per criticità poco complesse e un’area di servizi integrati col Comune.