Il processo legato al caso appalti truccati a Malonno e che ha visto la condanna a tre anni e quattro mesi per turbativa d’asta di Stefano Gelmi, ex sindaco del paese, ha già assegnato i risarcimenti alle parti lese.

 

Se ad un imprenditore che si è dichiarato danneggiato dal sistema che aveva favorito, nell’assegnazione di alcuni bandi, alcune imprese camune, sono stati riconosciuti 15mila euro, due risarcimenti a titolo di provvisionale sono stati assegnati anche al Comune di Malonno ed all’Unione dei Comuni delle Alpi Orobie Bresciane, di cui Malonno fa parte con Corteno Golgi, Paisco Loveno, Edolo e Sonico, che si sono costituiti parte civile.

Al Municipio sono andati 50mila euro, mentre all’Unione 25mila euro. Proprio l’Unione dei Comuni avrebbe già deciso la destinazione di questo risarcimento, che sarà impiegato per creare percorsi formativi destinati agli studenti dei cinque paesi sui valori civici ed anticorruzione. Maurizio Simini, avvocato che assiste l’Unione, ha parlato di ‘una sentenza giusta’, che ‘ha messo in evidenza il danno subìto’.

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