La svolta sulle indagini sull’omicidio di Mario Bozzoli è arrivata da Provaglio d’Iseo. Qui, mercoledì pomeriggio, è stata effettuata la perizia per verificare gli effetti della caduta di un corpo all’interno di un forno, disposto dalla Corte d’Assise di Brescia, nell’ambito del processo a carico di Giacomo Bozzoli, nipote dell’uomo scomparso una sera dell’ottobre del 2015.

Pubblici ministeri, avvocati e consulenti si sono ritrovati nella fonderia Gonzini di Provaglio d’Iseo, appunto, messa a disposizione dalla proprietà per effettuare l’esperimento, per cui è stato utilizzato un maiale del peso di circa tredici chili morto per cause naturali.

Una scelta che non è piaciuta ad alcuni animalisti, che durante la giornata hanno protestato davanti alla fonderia. La perizia ha permesso di chiarire cosa succede quando un corpo viene gettato all’interno di un fondo da fonderia: dopo aver gettato il corpo dell’animale si è verificata una fiammata e poi una fumata biancastra, con un odore non troppo pesante nell’aria di carne bruciata. Elementi che serviranno meglio a capire cosa sia successo nel forno più grande della fonderia di Marcheno ed avvicinarsi di più alla verità sulla scomparsa dell’imprenditore.

[Foto da Giornale di Brescia]

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