Con un documento di quattro pagine, il Gip ha chiuso l’inchiesta legata alla morte di Giuseppe Ghirardini, addetto ai forni della fonderia di Marcheno trovato senza vita nei boschi di Case di Viso, in alta Vallecamonica. La vicenda era tornata alla ribalta delle cronache giudiziarie una settimana fa, con i legali dei familiari dell’uomo che hanno presentato un’opposizione all’archiviazione del caso.
I familiari di Ghirardini sostengono infatti da tempo che l’uomo non si sia suicidato: l’inchiesta era a carico dei fratelli Alex e Giacomo Bozzoli, accusati di istigazione al suicidio. Ghirardini era svanito nel nulla sei giorni dopo la sparizione del suo datore di lavoro Mario Bozzoli, secondo gli inquirenti ucciso.
Rinvenuto il corpo di Ghiardini, l’autopsia trovò nel suo stomaco due esche a cianuro, una integra ed una spezzata: secondo gli inquirenti si tratta di suicidio. Una versione che non ha mai convinto le sorelle e l’ex moglie dell’uomo, che avevano presentato nuovamente opposizione all’archiviazione. Ora, la decisione del Gip chiude un caso durato sette anni.