Nell’interrogatorio di mercoledì mattina davanti al Gip il Dottor Giovanni Mazzoli, Primario del Reparto di Oculistica dell’Ospedale di Esine, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il medico si trova ai domiciliari da lunedì scorso, accusato di truffa aggravata, peculato, falso in atto pubblico e indebita induzione a dare o promettere utilità.
La scelta di Mazzoli di non rispondere alle domande del gip e di non chiarire la propria posizione non coincide con un’ammissione di colpevolezza: Mario Nobili e Luigi Frattini (presidente dell’Ordine degli avvocati di Brescia), a cui il medico ha affidato la propria difesa, stanno esaminando gli atti a disposizione.
L’Asst di Vallecamonica ha intanto sospeso il medico dalla sua attività e continua a fornire la massima collaborazione nell’attesa che si faccia chiarezza su quanto accaduto. Secondo gli inquirenti, intanto, il Primario dovrebbe rispondere anche del reato di concussione, contestando così la decisione del gip di firmare l’ordinanza di custodia cautelare: se questo reato fosse contestato, le accuse ricadrebbero su di lui. In caso contrario, potrebbero essere coinvolti anche i pazienti che avrebbero pagato per saltare le liste d’attesa.
Una situazione, questa, che genererebbe numerose situazioni a sua volta, dal momento che andrebbe capito se i pazienti fossero consapevoli di quanto stesse accadendo o se fossero convinti di usufruire di un servizio privato.