Ad un mese e mezzo dal loro arresto, avvenuto il 24 settembre scorso, Silvia e Paola Zani e Mirto Milani continuano a seguire la linea del silenzio. I tre, accusati di omicidio ed occultamento del cadavere di Laura Ziliani, si trovano a Verziano (le figlie della donna) ed a Canton Mombello (Milani).

Proprio a Canton Mombello, giovedì pomeriggio si è recata la madre di Milani, con una busta piena di indumenti ed alimenti per il figlio che, dopo un periodo di isolamento, ora si trova in cella con altri detenuti. Due ore di colloquio, dalle ore 16:00 alle 18:00, da cui la donna è uscita visibilmente nervosa, tanto da rientrare nella sala d’attesa del penitenziario dopo aver visto giornalisti e fotografi e da chiedere l’intervento dei carabinieri, poi negato. Dopo che il marito ha parcheggiato davanti all’ingresso pedonale, è salita sull’auto ed è andata via.

Le indagini sulla morte dell’ex vigilessa di Temù, il cui corpo è stato ritrovato a tre mesi dalla sua scomparsa, ad agosto, intanto proseguono: la Procura ora attende la relazione finale del medico legale. Le indagini tossicologiche hanno rilevato nel corpo della vittima la presenza di bromazepam in dosi che avrebbero potuto compromettere le capacità di difesa, ma non sarebbe stata questa la causa della morte. Secondo gli inquirenti, la donna potrebbe essere stata soffocata, ma manca la certezza. Ancora da chiarire, inoltre, dove il corpo della Ziliani potrebbe essere stato nascosto prima del suo ritrovamento.

Share This