Come prevedibile, la Procura di Brescia ha chiesto il rinvio a giudizio per Silvia e Paola Zani e per Mirto Milani, i tre accusati dell’omicidio di Laura Ziliani e dell’occultamento del suo cadavere, rinvenuto l’8 agosto dell’anno scorso.
Una richiesta che giunge a due settimane di distanza dalle confessioni fatte dai tre nell’arco di pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Il primo a confessare fu, il 24 maggio scorso, Mirto Milani, seguito il giorno seguente da Paola, la figlia maggiore della vittima e poi, il giorno dopo ancora, da Silvia.
Tutti e tre hanno confermato la stesso modus operandi: hanno primo stordito Ziliani con del benzodiazepine in una tisana, quindi hanno cercato di soffocarla con un sacchetto in testa ma, non riuscendoci, lo hanno fatto a mani nude.
A differenza di quanto sostengono gli inquirenti, alla base dell’orribile gesto ci sarebbero i rapporti molto tesi in famiglia e non le motivazioni economiche legate al patrimonio della vittima. La data dell’udienza preliminare deve ancora essere stabilita; i tre imputati non potranno chiedere riti alternativi.