A due settimane dal loro arresto, Silvia e Paola Zani e Mirto Milani continuano a non parlare. I tre accusati dell’omicidio di Laura Ziliani si trovano in carcere (le figlie della vittima a Verziano, l’uomo a Canton Monbello), mentre i Ris stanno analizzando i jeans e le scarpe che sono stati ritrovati dalla Polizia e che appartenevano alla vittima.

Temù resta al centro della cronaca nazionale, con gli inviati di numerosi programmi d’informazione che si trovano in alta Vallecamonica per documentare il caso con immagini e testimonianze. In particolare ad essere spesso interpellato è Giuseppe Pasina, sindaco di Temù, che nelle ore scorse ha rilasciato nuove dichiarazioni a La Vita in Diretta.

Pasina ha raccontato di aver raccolto le dichiarazioni di alcune amiche di Laura Ziliani, secondo cui la donna da gennaio sapeva della relazione a tre tra le due figlie e Milani, cosa che non approvava. La figura di Milani, sempre secondo il primo cittadino, non piaceva neanche ad Enrico Zani, marito di Ziliani (scomparso nel 2012, vittima di una valanga), già ai tempi dell’inizio della relazione con Silvia.

Il sindaco riferisce anche che, sempre secondo le testimonianze di alcune amiche della donna, Ziliani sarebbe stata maltrattata dalle due figlie ogni volta che, da Brescia, si recava a Temù. Le due giovani, conclude Pasina, avrebbero voluto ottenere la delega della tutela della sorella Lucia, per poter gestire tutto il patrimonio.

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