Breno, la polizia locale fa il punto della sua attività tra vandalismo e abbandono rifiuti

Breno, la polizia locale fa il punto della sua attività tra vandalismo e abbandono rifiuti

Breno non molla la presa sul contrasto all’abbandono dei rifiuti: lo dicono i numeri diffusi dal Comune in una conferenza stampa in cui si è delineato come, negli ultimi due mesi del 2022, le telecamere posizionate ai varchi della cittadina siano state decisive per identificare ben cinque persone che avevano lasciato in giro per il paese sacchi di spazzatura e rifiuti. Si tratta soprattutto di brenesi su di età, abbastanza metodici. Incomprensibilmente preferiscono compiere questi reati anziché portare i loro sacchi presso l’isola ecologica situata nella zona industriale, dove si possono conferire fino a cento chili di rifiuti, in maniera assolutamente gratuita.

L’assessore alla sicurezza Luca Salvetti, affiancato dalla Polizia locale di Breno, ha anche sottolineato come, nell’ultimo anno, si siano fatti preoccupanti gli atti vandalici compiuti da ragazzini, che hanno svuotato gli estintori del parcheggio multipiano alle spalle del Comune, gettando schiuma ovunque, oppure hanno tranciato dei cavi della corrente. I baby vandali sono stati individuati ancora una volta grazie al circuito di telecamere e, in accordo con il sindaco e le famiglie, sono stati invitati a ripagare i danni e a ripulire il piazzale.

Si guarda alla sicurezza anche sulle strade del paese: soprattutto lungo le centrali e trafficate via Mazzini e via XXV Aprile non sempre le auto si fermano a dare la precedenza ai pedoni sulle strisce. Il Comune, con la polizia locale che attualmente è composta da due agenti, ma che presto potrebbe averne un terzo proprio per gestire tutte le necessità che si presentano a Breno e frazioni, sta studiando un modo per mettere in evidenza i principali attraversamenti. Nel frattempo per varie infrazioni sono state comminate dagli agenti del Comune 691 multe.

Il Bré ha ricevuto il premio speciale come “Miglior formaggio di montagna 2022”

Il Bré ha ricevuto il premio speciale come “Miglior formaggio di montagna 2022”

Il Bré ha ricevuto il premio speciale come “Miglior formaggio di montagna 2022” nell’ambito della 7° edizione del Premio ai migliori formaggi nazionali prodotti con 100% latte italiano.

La Finale di Italian Cheese Awards svoltasi a Bologna FICO sabato 15 ottobre ha visto salire sul palco per due volte l’Azienda Agricola Furloni e l’Associazione per il Formaggio Bré.

La prima volta il prodotto camuno realizzato con il latte dei pascoli delle malghe brenesi e stagionato nella galleria antiaerea sotto al castello di Breno era tra i finalisti nella categoria “Formaggi stagionati”, in cui il primo posto è stato assegnato al Brenta Selezione Oro.

Nella categoria speciale dedicata ai formaggi di montagna invece il Bré è stato premiato con l’ambìto riconoscimento, dal valore speciale se si pensa che il percorso fatto dal saporito formaggio è strettamente legato alla montagna e alle malghe situate nel comune di Breno, all’interno del Parco dell’Adamello e della Riserva Mab della Biosfera Unesco della Vallecamonica.

A ritirare il premio a Bologna c’erano Giovanni Patarini e Matteo Corani, che hanno spiegato il percorso che il formaggio brenese compie, dai pascoli in quota fino al bunker in centro al paese, con una produzione annua che attualmente si attesta sulle 400 forme.

Inaugurata la nuova ambulanza: Sandro e Michela per sempre con la Croce Rossa di Breno

Inaugurata la nuova ambulanza: Sandro e Michela per sempre con la Croce Rossa di Breno

I palloncini rossi e bianchi che volano in cielo, come hanno prematuramente fatto, nel 2020 e nel 2021 i loro due amici, Sandro e Michela, giovani volontari della Croce Rossa di Breno. L’ambulanza riporta i loro nomi e li ricorderà per sempre, com’è stato fatto sabato presso la sede di via Sammaione, dopo il taglio del nastro e la benedizione da parte del parroco, don Mario, del nuovo mezzo.

Il presidente della Croce Rossa di Breno Sandro Vielmi ha fatto gli onori di casa e ha voluto ricordare Sandro Farisoglio, volontario (non solo della Cri ma anche nei Pompier de Bré), che quando è diventato sindaco del paese ha dato nuovo slancio alle attività di volontariato brenesi e ha permesso di recuperare e attrezzare la sede attuale di via Sammaione. Michela Damiolini è stata ricordata come volontaria sempre pronta e sorridente dalla sua amica Sabrina Salvetti tra la commozione dei presenti, su tutti il marito e le figliolette della 45enne di Sellero morta improvvisamente nel 2021.

Nel corso della cerimonia non sono mancati i ringraziamenti a tutti coloro che si sono dati da fare per aiutare la Cri a raccogliere i fondi necessari all’acquisto della nuova ambulanza, oggi più che mai indispensabile: dal primo luglio scorso, infatti, è iniziata la sperimentazione di quattro mesi che vede la Croce Rossa di Breno operare con il turno h 12, dalle 8 alle 20, sette giorni su sette: dal lunedì al venerdì con quattro dipendenti e nel weekend con i volontari. Prima, i volontari brenesi operavano con il turno del 118 “a gettone” solo nei fine settimana.

L’attivazione del nuovo turno sperimentale, che si spera possa divenire definitivo, si è resa possibile grazie all’impegno di Alessandro Panteghini, sindaco di Breno e dei primi cittadini di altri dodici Comuni della media Vallecamonica, oltre che di Sandro Bonomelli, presidente della Comunità Montana, che hanno chiesto alla Regione l’attivazione del servizio. Una sperimentazione che si sta rivelando efficace: in 23 giorni, è stato detto da Vielmi nel corso dell’inaugurazione del nuovo mezzo, sono già stati fatti 80 interventi di soccorso.

Breno, in duomo la messa in suffragio di Angelo Farisoglio nell’anniversario della scomparsa

Breno, in duomo la messa in suffragio di Angelo Farisoglio nell’anniversario della scomparsa

Una messa sentita e molto partecipata, quella celebrata nel duomo di Breno lunedì sera, 14 marzo, a un anno esatto dalla morte di Angelo Farisoglio. Lo storico presidente di Radio Voce Camuna, della Cooperativa Arcobaleno e negli ultimi tempi anche della Carlo Tassara Spa, stimato commercialista con studio a Breno, ha ricevuto quel saluto che, al momento della sua scomparsa, le restrizioni dettate dalla pandemia non avevano permesso.

A celebrare la messa mons. Tino Clementi, direttore dell’Eremo di Bienno, già parroco di Breno, che nell’omelia ha voluto descrivere il carattere del “Ragioniere”, come si faceva chiamare, parlando della sua schiettezza, della sua forza di volontà e del suo impegno nel sociale e nelle istituzioni. “Date e vi sarà dato” è stata ieri sera la citazione dal Vangelo riferita a Farisoglio, che ha dato tanto in vita e che ha lasciato, alla sua morte, realtà solide e in grado di proseguire secondo l’impronta da lui voluta con caparbietà.

Prima della benedizione finale è intervenuto Cristian Ramus, successore di Farisoglio alla guida del Consorzio Sol.Co Camunia, che riunisce alcune cooperative sociali della Valle. Un ritratto realistico e senza fronzoli, quello che ha letto dall’altare per descrivere la figura di Angelo, sempre un passo avanti e sempre pronto a mettersi in gioco con nuove sfide, coinvolgendo chi lavorava con lui; un “guerriero camuno” che portava anche fuori Valle l’orgoglio e l’affetto per la sua terra, ha detto Ramus.

Alcuni intermezzi musicali dal violino dell’Orchestra di Vallecamonica hanno reso ancor più toccante la funzione, concelebrata dal parroco di Breno e Vicario Zonale don Mario Bonomi, da don Cesare Isonni, vicepresidente del Consorzio Sol.Co e presidente della cooperativa Agricola, e dal sacerdote brenese don Arturo Pelamatti, cappellano dell’Ospedale Esine.

Si sono chiusi così due giorni intensi in cui Breno e la Cooperativa Arcobaleno hanno voluto ricordare Farisoglio: domenica al Teatro delle Ali lo spettacolo del Laboratorio Teatrale del CSE “Al caffè del Cavaliere”, lunedì mattina al Palazzo della Cultura il convegno “Un progetto di vita che guarda al futuro delle persone disabili”, e l’apertura della mostra “con·tatto” (visitabile fino a venerdì dalle 09:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00).

Breno, inaugurata e intitolata all’Appuntato Domenighini la caserma della Guardia di Finanza

Breno, inaugurata e intitolata all’Appuntato Domenighini la caserma della Guardia di Finanza

È stato scelto il primo giorno di marzo come data per l’inaugurazione delle nuove caserme delle Compagnie di Breno e di Rovato della Guardia di Finanza. L’evento in Vallecamonica si è svolto al mattino con il taglio del nastro e l’intitolazione della Caserma brenese, che ha accorpato le ex Tenenze del Corpo di Pisogne e di Edolo nel nuovo stabile, situato in Via Milano e in passato adibito a sede della Sezione distaccata di Breno del Tribunale Ordinario di Brescia.

La struttura era stata consegnata al Corpo a fine 2021, dopo una serie di lavori finalizzati ad ammodernarlo ed adattarlo pienamente alle esigenze di un reparto operativo. La nuova caserma è stata intitolata alla memoria dell’Appuntato del Corpo Giuseppe Domenighini, coraggioso camuno, di Malegno, insignito della Medaglia d’Argento al Valor Militare per un’eroica azione compiuta nel corso della Prima Guerra Mondiale.

La seconda cerimonia della giornata, iniziata intorno alle 12:00, è stata quella di inaugurazione della Caserma della Compagnia di Rovato, che ha accorpato la ex Compagnia di Chiari e la ex Tenenza di Manerbio.

Le due solenni cerimonie si sono svolte alla presenza del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, nonché del Comandante Interregionale dell’Italia Nord Occidentale, Gen. C.A. Fabrizio Carrarini, e del Comandante Regionale Lombardia, Gen. D. Stefano Screpanti.

Hanno partecipato all’inaugurazione delle nuove caserme numerose e importanti cariche istituzionali bresciane, tra cui: il Prefetto di Brescia, il Vescovo di Brescia, il Presidente della Corte d’Appello di Brescia, il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Brescia, il Procuratore Capo di Brescia, il Presidente della Provincia di Brescia, il rappresentante della Questura e il Comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, il Comandante Provinciale del corpo dei VV.FF., i sindaci di Breno e Rovato e molti altri.

Nel corso delle cerimonie, il Comandante Generale Zafarana ha evidenziato come l’inaugurazione delle nuove caserme – diretta ad un riassetto del dispositivo del Corpo nella provincia bresciana, finalizzato ad assicurare presidi di legalità sempre più efficienti ed efficaci – testimoni la grande attenzione riservata dalla Guardia di Finanza ad un contesto territoriale, quale quello della provincia di Brescia, caratterizzato da eccellenze produttive di rilievo mondiale e da un dinamismo idoneo però a suscitare forte interesse da parte della criminalità economico-finanziaria.

Breno e il socialismo camuno danno l’ultimo saluto al geometra Veraldi

Breno e il socialismo camuno danno l’ultimo saluto al geometra Veraldi

Si è spento all’età di 78 anni a Breno il geometra Cesare Veraldi. Molto noto in tutta la Valcamonica non solo per il suo impegno politico tra le fila del socialismo, ma anche per la sua attività di geometra, Veraldi, classe 1943, originario di Piancogno ma residente a Breno da lungo tempo, è stato stroncato da una malattia.

Si impegnò a lungo in politica a livello locale: nell’Amministrazione brenese, in particolare come vicesindaco dal 1975 al 1980 e poi dal 1990 al 1999, ma per lungo tempo, dagli anni ’70 e almeno fino al 2009, a più riprese come consigliere comunale.

Sia la Comunità Montana di Vallecamonica che l’amministrazione comunale di Breno hanno espresso cordoglio ricordando il suo impegno nelle istituzioni camune.

Veraldi lascia nel dolore i figli Andrea, Manuela e Loredana, Francesca, e la sorella Giovanna. I funerali si terranno nel duomo di Breno domenica alle 16:00, partendo dall’abitazione di via Valverti, 40. Per lui garofani rossi, simbolo di quel socialismo a cui era saldamente legato.