La scuola dell’Infanzia Madre Annunciata Cocchetti di Cemmo ha trascorso una domenica di festa per celebrare i 120 anni dalla sua fondazione e i 70 anni di attività nella sede attuale.
Nel parco esterno all’asilo il programma ha visto la Santa Messa in giardino, un rinfresco e il luna park con giochi e musica proseguito fino al pomeriggio. Presenti la comunità, le famiglie e i bambini e parecchie figure di riferimento che negli anni hanno contribuito alla gestione della scuola, su tutte le suore Dorotee di Cemmo, che nel 1904 fondarono l’asilo all’interno degli spazi del convento.
Un passaggio significativo, che rese la realtà educativa fruibile a tutti, fu la costruzione della sede attuale, nel 1954. Da allora tutti i bambini di Cemmo e tanti dei paesi limitrofi hanno frequentato la scuola dell’infanzia, che tutt’ora segue le tracce del cammino indicato dalla Beata Cocchetti per l’educazione dei piccoli.
Il direttivo dell’Infanzia di Cemmo, costituito da giovani famiglie della frazione capontina, presieduto da Giovanni Parolini, ha salutato la nuova Madre generale delle suore Dorotee di Cemmo, suor Margherita Penucchini, che, con altre sorelle, ha ricordato la storia dell’asilo e il percorso compiuto grazie a maestri, volontari e benefattori. Hanno preso la parola anche la sindaca di Capo di Ponte Ida Bottanelli e il referente di zona della FISM, Aldo Pini.
Attualmente sono una trentina gli iscritti all’Infanzia di Cemmo, che è capofila di una costituenda rete di scuole materne paritarie e nidi della media Vallecamonica. Grazie al direttivo rinnovato e al coordinamento didattico del pedagogista Andrea Federici, dopo la pandemia la realtà, che aveva attraversato un momento di crisi, ha saputo rinascere e fornire alle famiglie delle proposte innovative, su tutte la sezione Primavera dedicata ai piccoli dall’età di 24 mesi. In fase di realizzazione inoltre interventi di ristrutturazione dell’edificio, tramite fondi del Pnrr.
Apprezzatissima domenica, soprattutto dagli ex alunni più “grandi”, è stata la mostra fotografica realizzata con gli album annuali, che si è servita anche di materiale fornito dai privati o dagli archivi della parrocchia e delle suore, portando alla luce fotografie di ogni epoca, con qualche “chicca” risalente a quasi un secolo fa. La mostra è accessibile su richiesta ancora per qualche giorno negli spazi della scuola.