Nei territori comunali di Ceto e Breno non è mancato il lavoro nelle ultime settimane: tecnici comunali, operai e volontari si sono dati da fare per riportare alla normalità le aree colpite, nella notte tra il 28 e il 29 luglio scorso, da un violento temporale.
A Ceto l’esondazione del Palobbia distrusse il Put del Sac e parte dell’acquedotto: il Comune si mise immediatamente al lavoro, riuscendo in qualche giorno a ripristinare la rete idrica grazie ad un bypass provvisorio.
Venerdì scorso, invece, tramite un guado provvisiorio è stata riaperta la strada della Valpaghera, protagonista a Ferragosto di una gara non-competitiva di bici e corsa, resa possibile grazie all’impegno del gruppo Giovani del paese.
Ora, nell’area, sta lavorando l’Enel, per ripristinare la linea di media tensione. Disagi rientrati, ma servono 700mila euro per mettere definitivamente in sicurezza la zona, fondi che il Comune ha già chiesto alla Regione.
Si lavora anche a Breno, sulla piana del Gaver, travolta quella notte dall’esondazione degli affluenti del Caffaro: dopo aver garantito, nel giro di una settimana dall’alluvione, la riapertura della locanda, si stanno rimuovendo i detriti e liberando il greto degli affluenti.
Lavori dal costo di 130mila euro, provenienti dalla Regione e che dovrebbero concludersi entro fine mese, nella speranza che si possano recuperare ulteriori fondi per mettere mano alla sistemazione dell’area più in profondità.