(la 16enne in una foto da QuiComo.it)
Anche il Comune di Corteno Golgi partecipa, con una delegazione che rappresenta l’intera comunità, ai funerali di Chiara Rossetti, la scout sedicenne della provincia di Como che ha perso la vita all’alba di martedì dopo essere stata travolta da un albero mentre si trovava all’interno di una tenda nel campo che i gruppi scout avevano allestito in un’area privata in località Palù, a 1400 metri di quota, a Corteno: il sindaco Ilario Sabbadini sarà nella parrocchia di Cristo Re del quartiere Tavernola a Como insieme al suo vice, Giorgio Gottardi, ad alcuni volontari della Protezione civile di Corteno e alla presidente della Pro loco Ramona Taddei.
Esclusa la necessità di sottoporre ad autopsia il corpo di Chiara, il pm di turno ha concesso il nulla osta alla sepoltura e restituito il corpo della giovane ai familiari poche ore dopo la tragedia. Dopo la partecipatissima e commossa veglia di ieri sera, alle 14 di oggi sono stati fissati i funerali.
Nei prossimi giorni gli animatori degli scout di Como dovranno tornare in Vallecamonica per smontare il campo di Corteno, lasciato in fretta nella notte tra lunedì e martedì nel mezzo della tempesta, e recuperare gli zaini dei ragazzi, messi al riparo in paese dai volontari. L’operazione di smontaggio andrà svolta alla presenza dei volontari della Protezione civile comunale, come richiesto dalla Guardia di finanza. La strada che conduce in località Palù, fino ad allora, resterà chiusa.
Il fascicolo aperto per omicidio colposo al momento è ancora senza indagati. Saranno gli accertamenti tecnici disposti dal pm di turno a stabilire se la realizzazione e l’organizzazione del campo scout in località Palù siano state fatte non solo nel rispetto del regolamento dello scoutismo, ma soprattutto garantendo la sicurezza dei 70 partecipanti all’esperienza (iniziata il 20 luglio e che avrebbe dovuto concludersi questo fine settimana).
Le indagini condotte dagli uomini del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e coordinate dalla procura di Brescia dovranno accertare se, anche alla luce delle pessime condizioni meteo, sia stato fatto il possibile per evitare che la tragedia potesse avvenire. Per questo motivo, tra le carte raccolte dagli investigatori ci sono anche tutti i bollettini meteo diramati nei giorni scorsi. Gli inquirenti, già nelle ore successive al dramma, hanno sentito alcuni testimoni e anche nei prossimi giorni ascolteranno chi ha organizzato il campo scout, e chi vi ha partecipato, per individuare o meno eventuali responsabilità.