Tre settimane di ricerche, tre settimane di nulla di fatto. Resta un mistero dove si trovi il corpo di Chiara Lindl, la ventenne tedesca caduta nelle acque del lago d’Iseo mentre, il 1° settembre scorso, si trovava su un motoscafo insieme a degli amici.
Una volta lanciato l’allarme, la macchina delle ricerche si è messa subito in moto, ma ad oggi i Vigili del Fuoco Sommozzatori di Milano hanno rinvenuto solo tronchi trasportati nel lago dalle piene del fiume Oglio.
La famiglia della giovane, che poco dopo l’accaduto era corsa in Italia, resta in contatto quotidianamente con Federico Laini, sindaco di Pisogne, nel cui porto è stata allestita l’Unita di comando locale dei Vigili del Fuoco. La settimana scorsa le ricerche si erano interrotte per la manutenzione dei mezzi subacquei ed anche nel fine settimana le operazioni sono state sospese.
Con l’inizio della nuova settimana, si ricomincia a scandagliare il lago: ad oggi, fanno sapere i pompieri, sono un centinaio i punti del Sebino analizzati, nella speranza di trovare qualche indizio su dove si possa trovare Chiara. Le zone più setacciate sono quelle tra Lovere, Castro, Toline di Pisogne, e la foce del fiume Oglio a Costa Volpino: i giovani che erano a bordo con Chiara non hanno saputo indicare il luogo preciso dell’incidente.
A questo proposito, il rinvenimento del corpo potrebbe favorire anche le indagini, che al momento si concentrano sulla ragazza di 23 anni che, secondo gli inquirenti, sarebbe stata alla guida del mezzo quando Chiara è caduta.