Nonostante le ricerche ufficiali siano state interrotte, il corpo di Chiara Lindl continua a essere cercato nel lago d’Iseo, dove la giovane turista tedesca di 20 anni è caduta nel pomeriggio del 1° settembre scorso, mentre si trovava con alcuni amici su un motoscafo.

Una manovra improvvisa del mezzo ha fatto cadere Chiara in acqua: da quel momento sono cominciate le ricerche, che oggi vedono impegnati nei fine settimana gli uomini del Nucleo Sommozzatori dei Volontari del Garda. 240 le ore di lavoro, più di 800 le calate sonar eseguite ed oltre cinquanta i target individuati. In ogni caso, però, quelle che potevamo sembrare segnalazioni promettenti per il rinvenimento del corpo della ragazza hanno portato solo a detriti vegetali.

La famiglia di Chiara Lindl, che nei primi giorni di ricerche aveva raggiunto Pisogne (dove la ragazza alloggiava), continua a seguire le ricerche dalla Germania e ha deciso di sostenere i volontari tramite una raccolta fondi a loro favore, aperta sul sito di crowdfunding Gofundme (questo il link).

Ad oggi sono stati raccolti oltre 14mila euro, risorse che, scrive la famiglia, andranno a favore del Gruppo e delle spese che devono affrontare per le ricerche e la manutenzione degli strumenti, costi che sono coperti dai privati.

“Siamo incredibilmente grati a queste persone”, scrivono i familiari di Chiara, che la ricordano come “un raggio di sole, popolare, divertente e cosmopolita. Voleva studiare filosofia, era un’ottima ascoltatrice, amava suonare il piano, ballare e gli animali. Aveva mosso i primi passi verso l’indipendenza e si era trasferita nel suo primo appartamento tre settimane prima dell’incidente. Era semplicemente una persona felice”.

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