Sono cinque le persone accusate di omicidio colposo dal sostituto procuratore di Como nel caso della morte di Zyber Curri, l’operaio 48enne residente ad Edolo che ha perso la vita nel dicembre 2018 in un cantiere in cui lavorava in Val Cavargna (Como).

Trattasi del datore di lavoro, del responsabile del cantiere e di chi coordinava le attività al suo interno: l’accusa è arrivata dopo la fase preliminare delle indagini, che ha permesso di individuare, non senza fatica, la ditta per cui Curri era al lavoro.

L’uomo, impegnato nel cantiere per la realizzazione di una centralina idroelettrica, è caduto dopo essere scivolato lungo un costone, facendo un volo di trenta metri. Da subito, la moglie ed i tre figli della vittima si sono dati da fare per scoprire la verità su quanto accaduto, ricevendo anche il sostegno dei sindacati nella loro ricerca.

Ora, il Pm vuole cercare di capire se siano state messe in atto tutte le condizioni di sicurezza richieste nei luoghi di lavoro. Le cinque persone accusate, ora, avranno la possibilità di chiarire la propria posizione proponendo una memoria o sottoponendosi ad un interrogatorio.

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