Un conto in rosso ma anche la volontà di rialzarsi in piedi: è quanto è emerso dall’assemblea dei soci Cissva che si è tenuta sabato scorso, per la prima volta a porte chiuse, senza consentire l’accesso ai giornalisti. A Paola Pezzotti, presidente del Consorzio, il duro compito di dare dei numeri che non hanno molto di buono: se la cooperativa si regge in piedi, la Cissva Commerciale ha un buco di un milione ed 800mila euro.

In passato, numerose le voci che erano circolate sul suo futuro, alcune delle quali prevedevano anche la vendita del marchio e l’apertura di un altro caseificio alla presenza di un grande player nazionale. Voci che, per ora, sono state allontanate: l’idea, piuttosto, è quella di rilanciare Cissva.

Per questo è stata contattata una società del settore che entro fine luglio dovrà presentare un piano di ristrutturazione e rilancio legato all’attuale sede di Capo di Ponte, al personale ed agli investimenti futuri. Secondo la Pezzotti, la Commerciale dovrà chiudere, per lasciare l’intera gestione alla cooperativa.

Questa, però, avrà bisogno di alcuni partner, tra cui la Regione che, tramite Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, ha già garantito la propria presenza anche economica, con un contributo che potrebbe arrivare fino a 3,5 milioni di euro da trasferire ad un ente pubblico. Dovrà quindi essere coinvolto il Bim, che metterà in atto un’operazione di acquisto della struttura: “Noi ci siamo”, ha confermato al Giornale di Brescia Enrico Dellanoce, assessore all’Agricoltura e Vicepresidente della Comunità Montana, “ma non regaliamo soldi”.

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