Si è conclusa nelle scorse ore l’operazione dei Carabinieri della Compagnia di Breno, che, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica – D.D.A. di Brescia, hanno smantellato un’organizzazione criminale formata principalmente da cittadini tunisini e marocchini, dedita al traffico e allo spaccio di importanti quantitativi di cocaina e hashish. Chilogrammi di droga che dalla provincia di Bergamo erano destinati a rifornire numerosi clienti e acquirenti residenti in Vallecamonica.

Sono in totale sette gli arrestati che facevano parte del gruppo, che vedeva i propri vertici operare, appunto, nella provincia bergamasca. Da loro si rifornivano due tunisini di 32 e 28 anni, entrambi pregiudicati, che erano invece il punto di riferimento dello smercio di droga nel territorio della bassa Valle.

L’indagine nasce da alcuni controlli che, a inizio del 2021, erano stati eseguiti dai Carabinieri a Darfo Boario Terme, quando cittadini avevano segnalato la presenza di alcuni giovani nordafricani che dimoravano in alcuni stabili abbandonati del comune termale. In concomitanza alla loro permanenza in queste strutture si era intensificata la presenza di persone che in maniera fugace si incontravano con gli stranieri a tutte le ore del giorno e della notte.

In effetti i due cittadini tunisini avevano reclutato dei giovanissimi connazionali, poco più che maggiorenni, irregolari sul territorio nazionale, che si occupavano dello spaccio al dettaglio di cocaina e hashish a favore di diverse decine di clienti della Valle. Smerciavano circa cento grammi di polvere bianca al giorno. Il 32enne e il 28enne si servivano anche di due corrieri, un pregiudicato 52enne di Malonno e un 28enne di Capo di Ponte cui era stato affidato il compito di andare a Bergamo dai fornitori e trasportare la droga fino a Darfo Boario Terme.

Per l’approvvigionamento della droga, i due tunisini si rivolgevano a un cittadino marocchino 37enne residente a Cavernago e a un suo connazionale di 34 anni di Urgnano, che trafficavano svariati chilogrammi di coca e fumo al mese e che, non svolgendo alcuna attività lavorativa, vivevano dei sostanziosi introiti della loro illecita attività.

L’indagine antidroga iniziata a febbraio 2021 e terminata nel mese di settembre, ha consentito complessivamente di arrestare in flagranza di reato 18 soggetti e sottoporre a sequestro penale 38 chili di hashish, più di 2 chili di cocaina e circa 75mila euro in contanti.

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