Con il 77% di raccolta differenziata complessiva, Brescia si conferma una provincia virtuosa classificandosi al sesto posto a livello regionale nell’ambito della raccolta dei rifiuti. Il dato, presentato attraverso il Quaderno dei rifiuti 2021 della Provincia di Brescia, è di poco inferiore a quello del 2020 (77,3%), ma più alto di quello del 2019, dove la percentuale si fermava a 76,8. Complessivamente, in provincia sono stati prodotti nel 2021 663 milioni di chilogrammi di rifiuti (+2% rispetto al 2020); di questi, 510 milioni hanno seguito il percorso della differenziata.

I Comuni dove la raccolta ha superato l’80% sono saliti a 91. Nella top ten ci sono due Comuni camuni: Braone al quinto posto della provincia con l’87,64% e Gianico poco sotto con l’87,40%. Ventiquattro quelli che non hanno ancora raggiunto l’obiettivo del 65%. Addirittura otto sono ancora sotto il 45% e tra questi ce ne sono diversi camuni: Cimbergo, Corteno Golgi e Paspardo non arrivano al 40%, Saviore lo supera di poco.

Il problema dei Comuni ancora sotto soglia è dovuto a problematiche spesso legate alla peculiarità del territorio: paesi montani con variazioni annuali della popolazione legate al turismo. Forse per questo i dati peggiori sono stati registrati in Vallecamonica, anche se la maglia nera spetta a Collio, paesino della Valtrompia con il 31,02%. Anche per quanto riguarda i costi, il dato incide molto soprattutto nei Comuni turistici: e in Valle le tariffe più alte pro-capite si registrano a Ponte di Legno (770 euro).

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