A una ventina di giorni dalla scomparsa del presidente in carica Sandro Farisoglio, la Comunità Montana e il Bim di Vallecamonica cercano una nuova guida.

Un ruolo non facile, soprattutto alla luce degli attuali equilibri politici e del percorso intrapreso dal giovane brenese, che è stato presidente per cinque mesi, ma che aveva già delinato una linea ben definita.

Le voci di corridoio, che al momento non sono confermate, danno come favorito un veterano della politica camuna: Sandro Bonomelli. Già alla guida della Comunità Montana dal 1990 al 1995 e successivamente dal 2004 al 2009, il 70enne di Valle di Saviore garantirebbe un consenso quasi unanime.

I giochi però non sono ancora chiusi, e a confermarlo c’è la nota diramata nelle scorse ore dalla Lega Nord, in cui la segreteria provinciale di Vallecamonica chiarisce la sua posizione dichiarando che al momento non ha incontrato nessun interlocutore con cui imbastire eventuali trattative.

Gli amministratori leghisti concordano unanimi che la priorità non sta nell’indicare il nome del presidente, benché la figura di un sindaco sarebbe auspicabile, ma “centrale per il bene del territorio è mettere l’accento su punti programmatici strategici tra cui ad esempio: la tariffazione dell’imposta rifiuti a carico di Vallecamonica Servizi (ora in capo ai Comuni) e l’individuazione di un’area dove realizzare un compattatore rifiuti, attualmente non presente sul nostro territorio”.

E a proposito di Vallecamonica Servizi, Bonomelli, se dovesse essere eletto, dovrebbe lasciare la presidenza del Gruppo Vcs.

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