Eletto l’8 maggio scorso, Sandro Bonomelli, neo presidente della Comunità Montana, si è messo subito al lavoro per rendere concrete le azioni di cui ha parlato durante il suo discorso di insediamento al Centro Congressi di Boario. L’idea, a cui aveva fatto cenno anche nell’intervista rilasciata a Radio Voce Camuna all’indomani della sua elezione, è quella di creare un progetto strategico della montagna, che passa inevitabilmente per i settori dell’agricoltura e dell’industria.

Per quanto riguarda la prima, tra i desideri di Bonomelli c’è quello di un rilancio del Consorzio Cissva. “Non basta una ristrutturazione”, ha detto al Giornale di Brescia, “ma bisogna cambiare la governance”. L’obiettivo di Bonomelli, in altre parole, è di creare “un incubatore agricolo con un centro d’eccellenza zootecnico, ovvero una stalla moderna ed un laboratorio per commercializzare i prodotti di nicchia”.

Bisognerà quindi trovare nuovi spazi, differenti da quelli ora in funzione. Per l’industria, invece, il presidente dell’ente comprensoriale vuole passare dal dialogo con gli imprenditori: bisogna trovare un modo per rilanciare la Valle da un punto di vista ambientale e tecnologico, lavorando anche sulle aree dismesse, per cui la Comunità Montana aveva già aperto un tavolo ed avviato una mappatura. Tutte idee per cui, è convinto Bonomelli, sarà necessario il coinvolgimento di tutti, dagli enti pubblici a quelli privati.

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