È stato avviato lo scorso weekend e prosegue per tutta l’estate “Màder”, progetto che prevede un’installazione sonora interattiva e itinerante. Tale opera è composta di materiali ferrosi, realizzati dai fabbri della Fucina Museo di Bienno.

Si tratta di una serie di dischi in ferro che i biennesi chiamano, appunto, màder, che, oltre ad avere una funzione pratica di involucro protettivo dai colpi del maglio nella produzione dei secchi, emettono un suono suggestivo. A scoprire e valorizzare questa nuova valenza dei manufatti è stato il camuno Sergio Maggioni, che sta dietro al progetto artistico Neunau.

Il ferro per la Vallecamonica ha un valore produttivo, per l’attività di lavorazione, e un significato storico, che mette radici nella preistoria e quindi nel patrimonio Unesco delle incisioni rupestri. L’intenzione del progetto è di riportare questi manufatti alla natura, luogo dal quale il ferro viene estratto.

L’obbiettivo è di posizionare l’installazione in diversi punti della Valle Camonica, componendo un percorso che permetta una fruizione multisensoriale in luoghi simbolici, suggestivi e periferici, in stretta connessione con il paesaggio e il passato. Un’iniziativa resa possibile con il contributo di Valle Camonica Cultura e del progetto La Cultura Oltre La Crisi.

L’installazione sonora farà tappa in sei luoghi ricchi di testimonianze antiche e di naura: dopo la prima positiva esperienza a Paspardo, Màder andrà alle Foppe di Nadro, fino a raggiungere il Dos del Curù di Cevo e passare ai luoghi che raccontano l’età del ferro di Loa di Berzo Demo e chiudere nei pressi dell’affascinante Mappa di Bedolina di Capo di Ponte. Il calendario è consultabile qui e potrà subire variazioni in base alle condizioni meteo.

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