L’inizio del processo è fissato per il 27 ottobre davanti alla Corte d’Assise. A poco più di un mese da questo appuntamento, i legali dei tre accusati dell’omicidio di Laura Ziliani – le figlie della donna, Paola e Silvia Zani, e il fidanzato Mirto Milani – hanno chiesto e ottenuto il via libera per una consulenza psichiatrica. Il presidente della prima sezione penale Roberto Spanò ha dato parere favorevole all’ingresso in carcere di uno psichiatra, che la difesa ha indicato come consulente di parte e che dovrà studiare la personalità, il carattere e la capacità di intendere e volere del trio al momento dell’omicidio dell’ex vigilessa di Temù e madre delle due ragazze.
Un omicidio che, secondo il pubblico ministero Caty Bressanelli, venne premeditato e organizzato in ogni aspetto nel weekend dell’8 maggio 2021. I tre hanno confessato solo un anno dopo il delitto, nel maggio scorso, di aver avvelenato e soffocato la vittima per poi occultarne il corpo sotto terra vicino al fiume Oglio, a Temù, dov’era stato rinvenuto a tre mesi dalla scomparsa. Mirto Milani aveva svelato alcuni dettagli al compagno di cella prima e nell’interrogatorio al magistrato titolare dell’indagine poi. Le due sorelle di 20 e 28 anni, avevano ammesso l’omicidio nei giorni successivi a Mirto, anche loro sottoposte a lunghi interrogatori. All’origine del gesto ci sarebbero, come emerso da tempo, motivi di tipo economico e legati al patrimonio immobiliare di famiglia.