Uno dei due operai morti sul lavoro a Pieve Emanuele, nel Milanese, era un immigrato indiano ben integrato da anni in Vallecamonica. Si tratta di Jagdeep Singh di 42 anni (nella foto di Bresciaoggi), fino a pochi giorni fa residente a Malonno e attualmente di casa a Piamborno con la moglie e i due bambini di 12 e 4 anni.
Singh ed Emanuele Zanini (46enne di Mazzano) sono deceduti insieme in un deposito di azoto della sede dell’ospedale Humanitas nel pomeriggio di martedì. Dipendenti di una ditta esterna, la Autotrasporti Pe di Costa Volpino, si stavano occupando del rifornimento di azoto. L’azienda opera per conto della Sol group spa, con sedi nel Bresciano, Cremonese e Mantovano.
Ancora al vaglio degli inquirenti la dinamica del duplice mortale, al momento così ricostruita: una volta entrati con un furgone nel deposito dell’Humanitas, dove erano incaricati di caricare una cisterna di azoto liquido usato nei laboratori dell’ateneo per alimentare l’impianto antincendio, si sarebbe verificata una perdita che li ha investiti, causando loro fatali ustioni da congelamento.
Sul caso indaga la Procura di Milano e il fascicolo verrà aperto per l’ipotesi di omicidio colposo. Sul posto la squadra di polizia giudiziaria del dipartimento guidato dall’aggiunto Tiziana Siciliano e anche un medico dell’Ats, oltre ai carabinieri e ai Vigili del fuoco. Sui corpi delle due vittime verrà eseguita l’autopsia.
Cordoglio a Malonno, dove Singh era arrivato circa 16 anni fa, integrandosi alla perfezione. Il sindaco di Malonno Giovanni Ghirardi lo ricorda così: “Jagdeep Singh era una bravissima persona. A Malonno da tanti anni, con la moglie ha cresciuto i due bambini nel nostro paese. Una buona famiglia benvoluta da tutti. Un destino crudele per lui, che da poco aveva cambiato lavoro e si era trasferito in una nuova casa a Piamborno”.