A tre giorni dall’ordinanza regionale che vietava l’apertura serale dei bar in Lombardia a fronte dell’emergenza Coronavirus, arriva il dietrofront: dal Pirellone arriva infatti la notizia che anche i bar ed i pub, così come i ristoranti, potranno restare aperti anche dopo le ore 18:00, purché effettuino solamente servizio ai tavoli e non al banco, rispettando quindi il numero di coperti previsto dal servizio.

La notizia arriva dopo un’altra giornata di allerta e preoccupazione, in tutta Italia, per l’emergenza Coronavirus. Gli ultimi numeri a disposizione parlano di 357 contagiati in nove Regioni, con la Lombardia sempre al primo posto per numero di persone risultate positive al test.

Primi quattro casi tra i minori: in tutti casi, fortunatamente, le condizioni non sono gravi, mentre in Cina, da cui proviene il virus, sembra essere stato raggiunto il picco, con il numero di decessi in calo ed al minimo da tre settimane.

Nel Bresciano, restano due i contagiati, un 51enne di Pontevico ed una 36enne di Cellatica, entrambi ricoverati in condizioni non gravi al Civile di Brescia. Proprio il nosocomio cittadino è stato accreditato, martedì, dalla Regione Lombardia tra i centri autorizzati ad effettuare i tamponi sui pazienti sospetti.

In Vallecamonica, l’Asst conferma le misure adottate ad inizio settimana e ne annuncia delle nuove: tra queste, l’incontro con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, alla presenza dei sindacati e delle Rappresentanze Sindacali Unitarie per condividere le misure nei confronti dei lavoratori, con la comunicazione dei protocolli da adottare a seconda delle attività.

Definiti anche i percorsi interni negli ospedali di Esine e di Edolo per le gestione di eventuali pazienti con sospetta diagnosi di Covid-19 che accedano tramite i Pronti Soccorso; attivate specifiche modalità dirette all’accertamento di casi di sospetto contagio sul territorio tramite équipe medico-infermieristica ed inviate all’Agenzia Regionale per l’Innovazione ed Acquisiti specifiche richieste circa la necessità di forniture, per assicurare i giusti rifornimenti.

Si ricorda, inoltre, che sono garantite tutte le prestazioni di urgenza, le attività specialistiche ambulatoriali, di prelievo e trasfusionali; sospese le attività chirurgiche con ricovero, di screening, vaccinali e le lezioni del Corso di Laurea in Scienze Infermieristiche ad Esine e Darfo.

In caso di febbre, tosse e sintomi influenzali, la raccomandazione è di non recarsi in Pronto Soccorso, ma di chiamare l’800 894545; per informazioni e quesiti si può contattare il 1500, istituito dal Ministero della Salute.

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