A fronte del decreto che estende alla Lombardia nuove misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19, il Vicario generale della Diocesi di Brescia ha inviato a tutti i sacerdoti le nuove disposizoni da osservare, che prevedono delle misure più drastiche, in particolare ciò che concerne la celebrazione dei funerali.
“Sono sospese le cerimonie civili e religiose, ivi comprese quelle funebri” si legge infatti nel decreto. Mons. Fontana precisa meglio come procedere circa le esequie:
- Le veglie funebri con convocazione pubblica presso la casa dei defunti, nelle case del commiato e presso gli obitori sono sospese.
- Quando la salma è ricomposta il ministro ordinato si rechi presso il defunto per una benedizione e una preghiera.
- Il parroco avvisi per tempo la famiglia delle disposizioni attuali e se ne dia adeguata comunicazione negli annunci di morte predisposti onde evitare spiacevoli inconvenienti.
- Il feretro venga portato direttamente al cimitero dove si celebri il breve rito della sepoltura come previsto dal rituale delle Esequie senza la celebrazione della Messa.
- I cortei funebri a piedi verso il cimitero sono sospesi.
- Anche durante la benedizione al cimitero, prima della sepoltura, si raccomandi agli eventuali presenti il rispetto delle distanze imposte dalla normativa.
- Nel caso in cui la salma vada alla cremazione la benedizione avvenga nel luogo e al momento della partenza del feretro.
- La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine dell’emergenza.
Ma ci sono ulteriori restrizioni in caso si tratti delle esequie di affetti da Covid-19:
- La visita alla salma è vietata dall’autorità sanitaria. Pertanto è sospesa oltre alla veglia funebre anche la benedizione del defunto
- La Messa esequiale sarà concordata con la famiglia a tempo opportuno al termine dell’emergenza, soprattutto tenuto conto del fatto che spesso i parenti stretti del defunto sono in regime di quarantena.
Circa gli altri sacramenti e le attività parrocchiali e oratoriane – ha ricordato il Vicario generale – resta in vigore tutto quanto precedentemente disposto dai Vescovi lombardi nel comunicato del 6 marzo scorso: “Fino a nuova comunicazione è sospesa l’Eucarestia con la presenza dei fedeli”, come pure l’indicazione di evitare sia per i sacerdoti che per i ministri straordinari della comunione la visita agli ammalati per la comunione del primo venerdì del mese.
E’ sospesa la celebrazione dei battesimi e dei matrimoni.
E’ confermata la disposizione di chiusura degli oratori, dei bar, delle sale della comunità, delle attività sportive e aggregative.
Per quanto concerne il sacramento della riconciliazione è preferibile non utilizzare confessionali, ma luoghi più ampi come la sacrestia o ambienti adiacenti la chiesa. Per la confessione nei banchi si tenga la distanza di almeno di un metro, a condizione che sia possibile garantire la dovuta riservatezza del sacramento.
“La situazione sanitaria è tale da richiedere un rispetto rigoroso delle indicazioni”, scrive mons. Fontana aggiungendo: “Esprimo vicinanza a tutti, in particolare alle famiglie colpite in queste settimane da un lutto a cui sappiamo di chiedere, a salvaguardia della salute, un ulteriore sacrificio. Prego per loro e per i loro cari defunti perché il Signore della vita li accolga nella sua pace. Continuano a camminare nel deserto, ma non temiamo, Dio non ci abbandona“.