Uno degli effetti del caro-energia sui mesi invernali che ci apprestiamo a vivere lo percepiremo anche per quanto riguarda le prossime festività di Natale. Grandi o piccoli che siano, i Comuni sono soliti addobbare le proprie vie e piazze con luminarie che invitano residenti e non e passeggiare e fermarsi a respirare un po’ di clima natalizio.
Un clima che, quest’anno, in alcuni casi dovrà fare a meno proprio delle luminarie, che saranno ridotte in alcuni casi o tenute in deposito in altri, con la speranza di poterle ritirare fuori l’anno prossimo. Una decisione, questa, che già alcuni Comuni bresciani stanno prendendo o valutando: in Vallecamonica, il primo paese ad assumere una posizione netta in merito è Corteno Golgi. Qui, ha annunciato Ilario Sabbadini, sindaco del paese, a dicembre non ci saranno le classiche luminarie. Una decisione che permetterà al Comune di risparmiare 15mila euro, che saranno utilizzati per coprire altri costi in aumento, in primis quelli legati all’elettricità ed al gas del Municipio.
Un segnale a cui Corteno Golgi ne affiancherà un altro, legato ad un’emergenza molto attuale e vicina ai paesi dell’alta Vallecamonica, quella della proliferazione del bostrico sui boschi camuni. Questo piccolo insetto, complice la poca neve ed acqua cadute l’anno scorso e il caldo record dei mesi estivi, ha dilagato, mettendo in seria difficoltà la salute delle piante presenti non solo nei boschi di Corteno Golgi, ma anche di numerosi altri Comuni, da Edolo a Paisco Loveno.
Ecco che, quindi, Sabbadini ha annunciato l’intenzione del Comune di posizionare in Piazza Venturini un albero di Natale afflitto dal bostrico, con la speranza che il messaggio che si vuole veicolare sia diffuso tramite i social network di chiunque passerà per Corteno Golgi. “Il nostro è un segnale che vogliamo mandare alla Regione e al Governo”, dice Sabbadini, “che chiede attenzione ai piccoli Comuni che faticano a trovare risorse per far fronte a questa doppia emergenza”.