Un sabato di allerta in tutta la Vallecamonica, quello appena trascorso. Le piogge intense della mattinata e il vento forte hanno creato diverse criticità, soprattutto nei paesi attraversati dal fiume Oglio, grande sorvegliato speciale, che in poche ore si è gonfiato in modo preoccupante. L’allerta arancione per rischio idrogeologico e vento forte era stata emessa dalla Protezione Civile regionale e i gruppi sul terriorio erano pronti a intervenire.

La Protezione Civile Aib di Sellero ha monitorato per tutto il giorno e la notte il fiume in Scianica, dove la ex statale 42 è stata chiusa per qualche ora e poi riaperta al transito, ma a senso unico alternato. Una frana ha infatti interessato l’argine, in un punto dove si sta realizzando un impianto idroelettrico. Il pericolo che ceda la strada soprastante è reale, e il sindaco Giampiero Bressanelli ha chiuso in via precauzionale il tratto (dal km 101 +125 al km 101 + 225).

Grande dispiegamento di forze a Corteno Golgi, dove a preoccupare è stato soprattutto il torrente Ogliolo, nella frazione Sant’Antonio, con una ventina di persone residenti rimaste isolate in seguito a due cedimenti: quello della strada che porta in Val Brandet e Campo Vecchio e una frana appena prima del centro visite. Evacuati in serata i residenti del piccolo borgo, caricati sull’elicottero dei Vigili del Fuoco decollato per l’occasione da Varese e atterrato nella piazzola di Edolo.

La strada che porta alla frazione è completamente chiusa e il sindaco Ilario Sabbadini sollecita tutti a non avvicinarsi ai luoghi a rischio idrogeologico. Un funzionario della Regione ha raggiunto le Valli di Sant’Antonio nel pomeriggio e ha stabilito che domenica mattina, con la luce del giorno, l’elicottero effettuerà un sopralluogo dall’alto per quantificare i danni.

Sempre a Corteno, criticità anche per il torrente Magada di San Pietro, prontamente ripulito dai volontari per evitare disastri, e nella zona del laghetto, dove il fiume è esondato.

Il torrente Ogliolo ha fatto paura anche a Edolo, in località Lazzaretto, dove il ponte è stato invaso dall’acqua, che ha raggiunto da una parte la pista ciclopedonale e dall’altra i prati.

A Sonico la situazione della Val Rabbia e del fiume sono rimaste costantemente controllate anche grazie a un escavatore che per tutta la giornata è intervenuto rimuovendo costantemente il materiale che rischiava di far alzare il livello dell’acqua, ma le arginature provvisorie erette a settembre a protezione della statale 42 hanno retto. Ovunque la furia dell’acqua ha trascinato con sè materiale, rami e tronchi.

A Malonno si segnala la parziale esondazione del fiume Oglio lungo la ciclabile nei pressi della località Borgonuovo. Istituito il divieto di accesso alla ciclabile nel tratto compreso tra il ponte delle Capre e la Valle di Molbeno e lungo tutti gli argini del fiume Oglio. In seguito all’esondazione del torrente Ogliolo, è interrotto il collegamento della Strada del Faeto tra Malonno ed Edolo in località Fletta.

Stamattina il tempo si concederà una breve pausa, ma in agguato c’è già un nuovo impulso perturbato, che sarà attivo da stasera fino a lunedì mattina.

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