Da Sonico alla conquista dell’Europa: si potrebbe riassumere così la storia, fino ad oggi, di Cotonella, storica azienda camuna specializzata nella produzione di intimo e pigiami fin dal 1972 e che, da qualche anno, sta puntando anche al mercato straniero.
Se negli anni Novanta Cotonella fu tra le prime aziende a delocalizzare con un impianto in Albania, nel 2023 è toccato alla Spagna (con l’apertura di una filiale a Barcellona) e l’anno scorso al Portogallo. Più di recente, è stato aperto un impianto in Uzbekistan, mentre per il 2025 l’obiettivo è la Germania, con l’apertura nei prossimi mesi di un ufficio commerciale.
Una vera e propria strategia di crescita, che si affianca al potenziamento della piattaforma e-commerce messa in atto nel 2024, anno in cui l’esercizio si è chiuso con un fatturato di 33,2 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente.
“Continuiamo a investire nella crescita con un piano di sviluppo mirato, che punta su innovazione di prodotto e consolidamento dei canali distributivi, con particolare riferimento a quelli internazionali”, ha spiegato Marco Zannier, amministrazione delegato dell’azienda e figlio di Maurizio, fondatore di Cotonella, “tradizione e modernità possono convivere in un modello di business vincente”.
A detta di Zannier, il brand Cotonella resta il “primo asset” dell’azienda, così come “la strategia multicanale uno dei pilastri fondamentali del nostro successo”. Zannier precisa infine che sul mercato Italiano Cotonella si conferma tra i leader nel segmento dell’intimo donna all’interno della grande distribuzione organizzata e continua a presidiare sia il digitale che i canali tradizionali.