La Vallecamonica deve registrare un decesso di un caso positivo al Covid, il primo del 2021. Non accadeva dal 29 dicembre, dunque da due settimane. Il totale dei morti da inizio pandemia secondo il conteggio di Ats della Montagna è di 226.
Di contro, i casi sono leggermente diminuiti e sono stati 19 nella giornata di giovedì. Fa ben sperare anche il numero di nuovi guariti: 9 in più.

Entrerà in vigore nelle prossime ore la nuova stretta per evitare che anche l’Italia finisca nella stessa situazione di Gran Bretagna e Germania, costringendo il governo all’unica soluzione possibile in quel caso: un nuovo lockdown nazionale.
Tutti gli indicatori sono peggiorati questa settimana. E, in base all’ultimo monitoraggio, solo sei regioni rimarrebbero gialle. Tutte le altre rischiano l’arancione, con la Lombardia e la Sicilia molto probabilmente in zona rossa.
Le ultime modifiche al Dpcm valido dal 16 gennaio sono state illustrate dall’esecutivo nella riunione con le Regioni, i Comuni e le province. Ormai certo il divieto di spostarsi tra le regioni fino al 15 febbraio. Fino al 5 marzo sarà invece valida la regola che consente una sola volta al giorno ad un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è in zona gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. E sempre fino al 5 marzo sarà possibile spostarsi nelle regioni arancioni dai comuni con una popolazione non superiore ai 5mila abitanti, per una distanza non superiore ai 30 km e mai verso i capoluoghi di provincia.
Gli impianti di sci non riapriranno, almeno fino allo scadere del Dpcm. Chiuse anche palestre e piscine, così come cinema e teatri. È confermata, invece, l’apertura dei musei, ma solo nelle regioni gialle e solo nei giorni feriali.