C’è la possibilità che il Comune di Temù venga commissariato. I dissapori tra il sindaco Giuseppe Pasina e alcuni consiglieri di maggioranza si trascinano da tempo, in una crisi che lo scorso luglio scorso era culminata con la questione Pro Loco. Una mozione della minoranza in cui si chiedeva di fare chiarezza sull’andamento e sul bilancio dell’associazione, era stata votata anche dai consiglieri di maggioranza, mettendo così in difficoltà il sindaco e creando una rottura.
Finchè la scorsa settimana, durante la riunione del gruppo di maggioranza, Pasina ha comunicato la revoca con effetto immediato delle deleghe al suo vice Alberto Cattaneo, all’assessore Sergio Regola, al pro sindaco di Villa Dalegno Corrado Tomasi (rimosso anche dalla Fondazione Carettoni che gestisce la casa di riposo di Pontedilegno) e a Daniela Longhi (delegata al Consorzio Bim).
Si attendono ora le prossime mosse dei consiglieri estromessi di “Insieme per Temù” e dei componenti del gruppo di minoranza “Autonomia e cambiamento” guidati da Fabio Fogliaresi, con l’ipotesi di una mozione di sfiducia nei confronti del primo cittadino. A quel punto a guidare il Comune fino alle elezioni amministrative del 2024 potrebbe arrivare il commissario prefettizio.