A quasi un anno dalla tempesta che, nel 2018, distrusse buona parte dei boschi della Vallecamonica, la situazione non è delle migliori.
Questo nonostante il grande impegno della Comunità Montana che, subito dopo l’ondata di maltempo, ha provveduto ad organizzare le prime opere di sistemazione, coordinando i lavori con i sei consorzi forestali presenti sul territorio.
Dalla Regione Lombardia, ad oggi, sono arrivati in Valle 1,9 milioni di euro, per un totale di diciotto interventi già realizzati dalla primavera ad oggi. Eppure, solo il 20% del territorio danneggiato è stato curato, ed i fondi sono finiti.
Giovedì Fabio Rolfi, assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi, ha incontrato a Milano i responsabili dei consorzi. Da questi sono giunte due richieste: una di ottenere nuovi fondi, l’altra di facilitare la burocrazia per gestirli meglio.
Da parte di Rolfi è arrivato l’impegno a trovare nuove risorse, che dovrebbero arrivare anche dal Ministero, a seguito di un accordo stipulato con il precedente Governo.
La Comunità Montana, intanto, ha inviato una lettera anche a Pietro Foroni, assessore regionale al Territorio ed alla Protezione Civile per ricordare che in Vallecamonica c’è ancora molto da fare.