La prima metà del mese di marzo ha visto un andamento in salita, purtroppo, per quanto riguarda i contagi da Coronavirus in Vallecamonica. Se nella prima settimana del mese la Valle era stata interessata da “soli” tredici contagi in sette giorni, diventati 66 nella settimana successiva, in particolare, ad aumentare il numero di casi positivi hanno contribuito le ultime giornate, da sabato 14 a mercoledì 18: in sole cinque giornate sono stati registrati ben 184 nuovi casi.

Va ricordato che l’aumento di contagiati è conseguenza del comportamento adottato una decina di giorni prima dei dati comunicati: così come a livello nazionale non è ancora chiaro quando avverrà il picco, anche a livello locale questi numero fanno pensare ad una diffusione del virus che non vuole ancora arrestarsi. Certo è che saranno fondamentali i prossimi giorni, da cui si potrà valutare se le misure adottate, come il distanziamento sociale e l’invito a stare in casa, avranno portato dei risultati. Per questo, si continua a chiedere a tutti di non uscire se non per motivi strettamente necessari e di restare a casa il più possibile.

I Comuni della Vallecamonica stanno facendo la loro parte, attivando ormai da giorni i servizi di consegna a domicilio di spesa e farmaci per gli anziani e per chi è in quarantena e non può uscire; resta infine alta l’attenzione verso quelle località con numerose seconde case, come Borno, dove Matteo Rivadossi, sindaco del paese, ha chiesto alla Polizia Locale ed ai carabinieri di intervenire per evitare viavai dalla Valle alle città.

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