Se una località, in piena stagione turistica, è affollata di gente proveniente da lontano che l’ha scelta per trascorrere qualche giorno di vacanza, non ha di che lamentarsi. Eppure, i problemi possono comunque esserci: il fenomeno dell’overtourism, ovvero dell’eccessiva presenza di turisti a danno della località stessa e di chi ci vive stabilmente, è finito al centro del dibattito proprio nelle settimane a cavallo di Ferragosto.
Un dibattito che ha visto protagonista anche il territorio di Iseo: qui i turisti (fortunatamente) non sono mancati, così come qualche disagio. Ed ecco che, insieme alle presenze massicce, sono nate anche idee che hanno diviso l’opinione pubblica: parliamo dell’iniziativa lanciata la settimana scorsa, nel pieno delle presenze turistiche quindi, da un bar di Iseo, che ha proposto una sorta di “saltacoda” al costo di cinque euro a quei clienti che non avevano tempo o voglia di attendere il proprio turno per bersi un caffè.
Cinque euro per una tazzina non sono pochi, ma l’iniziativa era ben evidente e presentata con tanto di cartello sul bancone del bar, quindi chi ha pagato la cifra lo ha fatto con cognizione di causa. Ma l’episodio ha riacceso la questione sulla difficoltà di tutto il territorio sebino di saper gestire tutti i turisti che vogliono visitare i Comuni che si affacciano sul lago d’Iseo.
A farlo notare è stato Dario Balotta, presidente del Circolo Legambiente del Basso Sebino: aumentano le persone sul territorio, ma i servizi non vengono potenziati, creando così situazioni di disagio non solo a chi vorrebbe rilassarsi, ma anche a chi vive e lavora in queste zone