Un intoppo – fortunatamente risolto – aveva fatto slittare la prima data della rassegna “Nei Sentieri Selvatici” serie di cammini geopoetici organizzati dal Parco dell’Adamello con lo scrittore Davide S. Sapienza per valorizzare il legame tra geografia e poetica nell’ambiente alpino del Parco dell’Adamello e della Riserva della Biosfera Valle Camonica-Alto Sebino.

Ecco quindi che questa settimana si terrà il tanto atteso primo appuntamento con lo scrittore: mercoledì 21 agosto alla scoperta delle Foppe di Braone. Si parcheggia nei pressi del Rifugio Bazena di Breno e si parte alle 8:00, con rientro previsto per le 18:30. Nel corso della giornata si potrà entrare in contatto con l’area più meridionale del Parco Adamello, scrigno di ricchezze naturalistiche, meraviglie geologiche, sentieri e paesaggi inattesi.

Il 30 agosto sarà la volta di “Esplorando in Val Salarno”, recupero della data del 13 luglio, con un cammino nella valle che nel Novecento ha conosciuto il più forte sviluppo dell’industria idroelettrica, ma che offre spunti esplorativi interessanti, come il rifugio dedicato all’avvocato Paolo Prudenzini, figura chiave della storia alpinistica camuna: sulle sue tracce i partecipanti coglieranno la “poetica” di chi scorse nella montagna un orizzonte comune.

A settembre sono in programma altre due uscite: “I sentieri sfuggenti della Val Saviore” l’8 settembre, per conoscere le tracce di ieri e di oggi, fino all’area mineraria del Dos del Curù, partendo dalla Casa del Parco di Cevo, e il 22 settembre l’“Equinozio alle Corna Rosse”, con partenza da Ono San Pietro per esplorare la Concarena. L’ultimo appuntamento, il 20 ottobre, sarà dedicato a “Il levante del Pizzo Camino”, lungo la Valle di Lozio.

Tutti i cammini sono a partecipazione gratuita, ma con prenotazione obbligatoria tramite i moduli sul sito www.parcoadamello.it, dove si spiega anche in cosa consiste la geopoetica: “I praticanti della geopoetica compiono spedizioni poetiche, arricchite dalla lettura di testi letterari e animate dal desiderio di “leggere” la geografia per cogliere le sfumature “scritte” nell’ambiente alpino – selvaggio, storico, culturale, anche industriale come nel caso dell’Idroelettrico in Adamello” è la descrizione di Davide Sapienza.

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