“Se il decreto semplificazioni di cui si sta discutendo in queste ore, dovesse prevedere massimo ribasso generalizzato e liberalizzazione dei sub appalti, vorrà dire tornare ai peggiori anni ‘50, alla giungla nei cantieri, all’apertura agli illeciti, al cottimo e la risposta sarà sin dalle prossime ore mobilitazione immediata, assemblee permanenti in tutti i luoghi di lavoro, iniziative articolate fino allo sciopero generale dell’intera categoria”. Questo si legge nella nota firmata dai Segretari di Feneal Uil, Vito Panzarella; Filca Cisl, Enzo Pelle e Fillea Cgil, Alessandro Genovesi.
Anche dal Territorio Brescia-Vallecamonica Sebino si sollevano le voci dei Segretari Territoriali di Feneal Uil, Raffaele Merigo; Filca Cisl, Sara Piazza e Fillea Cgil Ibrahima Niane e Donato Bianchi: “Se dovesse essere approvato il Decreto Semplificazioni, così come previsto dalla bozza, il sistema delle costruzioni verrebbe ulteriormente indebolito. Il massimo ribasso di un appalto, antepone il profitto alla corretta qualità dell’opera e alla sicurezza necessaria per garantire l’incolumità dei lavoratori. Se vogliamo opere di qualità, predisposte attraverso i nuovi sistemi innovativi che il settore è in grado oggi di proporre, non si può certo pensare che un appalto debba essere affidato solo basandosi sul costo minore, bisogna invece ricercare quegli standard di qualità necessari, che si trovano nelle imprese che sanno come svolgere il lavoro e che hanno investito in innovazione e formazione per qualificare le proprie maestranze.”
“Come sostengono i segretari nazionali, se il Governo pensa di ridurre tutele e diritti a colpi di decreto, si assumerà la responsabilità di una rottura con i lavoratori senza precedenti” Per tali ragioni il sindacato delle costruzioni, Feneal, Filca e Fillea del territorio di Brescia-Vallecamonica Sebino, sarà pronto a mobilitarsi per tentare di arginare la proposta, che definiscono assurda.