È stato ammesso il rito abbreviato nel processo contro Bettino Puritani accusato di aver ucciso Vincenzo Arrigo nella notte tra l’1 e il 2 giugno scorsi a Esine.

L’omicidio maturò in un contesto di degrado e di una quotidianità ai margini da tempo. Puritani uccise l’amico 59enne colpendolo al viso con una roncola al culmine di un litigio.

In settimana si è svolta l’udienza preliminare in cui il pm ha chiesto per Bettino Puritani una condanna a 10 anni di reclusione, con l’accusa, appunto di omicidio volontario. Il difensore, che ha chiesto e ottenuto il rito alternativo, ha invocato la legittima difesa (o in subordine l’omicidio preterintenzionale) producendo una serie di documenti.

Il legale di Puritani ha portato documentazione del pronto soccorso in base alla quale risulterebbe che il suo assistito era stato aggredito dalla vittima. È stato ribadito dal difensore come il primo ad impugnare una roncola fosse stato Arrigo. Ora tutto è aggiornato alla prossima settimana per la sentenza.

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