Si è risolto solo nei giorni scorsi il contenzioso legale durato dodici anni e che ha visto la Lac, la Lega per l’abolizione della caccia, ottenere dal Consiglio di Stato l’effettiva applicazione nel Bresciano di una legge del 1992 che vieta la caccia nei pressi dei valichi montani interessati da importanti flussi migratori.

Una legge ignorata per molto tempo, e che ha visto gli ambientalisti opporsi insistentemente alla Provincia, che aveva risposto vietando gli spari nei cosiddetti colli di bottiglia, ovvero i sentieri che sono percorsi dagli uccelli migratori meno importanti.

Zone che si trovano anche in Vallecamonica, come il colle di San Zeno, il più importante, nella zona tra Pisogne e Pezzaze, il passo del Tonale ed i valichi edolesi di Malga Mola e Monte della Piana, tutti all’interno dell’elenco degli otto siti più importanti nel Bresciano e che grazie alla vittoria della Lac saranno inseriti nel provvedimento che il Consiglio di Stato ha imposto alla Provincia di riscrivere, garantendo maggiore tutela ai volatili che li attraversano. La Lac, inoltre, ha ottenuto anche il risarcimento delle spese legali.

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