Tra le trentasei persone che martedì sono state nominate da Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, Commendatori dell’ordine al Merito, ci sono anche due figure legate alla Vallecamonica, che da anni lavorano insieme in Africa. Sono don Tarcisio Moreschi e Fausta Pina.
Entrambi hanno ricevuto il titolo, si legge nella motivazione rilasciata dal Quirinale, “Per aver dedicato la loro vita, in ambito internazionale, alla cura, tutela e istruzione di bambini orfani e con disabilità”. Ed una descrizione migliore del loro operato non poteva esserci.
Don Tarcisio Moreschi, nato a Malonno, non appena fu ordinato sacerdote nel 1975 (sempre nel suo paese natale) è partito come Fidei Donum per l’Africa, dove opera da 36 anni. Dal 1993 si trova in Tanzania. Il suo impegno ha permesso la costruzione di chiese, orfanotrofi, scuole, ma anche di un ospedale, di un centro per bambini disabili e di un servizio di assistenza sanitaria per madri sole affette da Aids.
A seguire don Tarcisio nella sua missione la signora Fausta Pina, maestra di infanzia in pensione originaria di Andrista di Cevo, in Africa come volontaria da 15 anni. Don Tarcisio e Fausta, nel 2002, hanno fondato Tumaini (che in lingua swahili significa “speranza”), un villaggio per bambini orfani. Ad oggi sono cento quelli ospitati, di cui alcuni sieropositivi, di cui ci si occupa della loro istruzione primaria e secondaria. Per sostenere le loro attività, sono state costituite le Associazioni Pamoya-Insieme per crescere ed I bambini di Fausta.
Tra i vari attestati di stima e di ringraziamento per il loro lavoro, in queste ore anche quello del Comune di Cevo: “Questi”, si legge sui social, “sono gli esempi che vanno oltre ai proclami di chi dice di ‘aiutarli a casa loro’ e poi si dimenticano di tutto e di tutti”.