(Daniele Nava, foto di Mauro Mariotti)

È Daniele Nava il vincitore dell’Adamello Ultra Trail. Alla sua quinta partecipazione, ha percorso 170 chilometri in 28 ore, 7 minuti e 30 secondi. L’ultra-runner valtellinese, di Tirano, classe 1987, era partito da Vezza d’Oglio, storica sede di partenza e d’arrivo dell’Adamello Ultra Trail, alle 9 di mattina di venerdì. Con lui, c’erano 101 altri ultrarunner che hanno confermato la propria presenza in un weekend di tempo splendido, dopo che la pioggia della settimana scorsa aveva costretto l’organizzazione a posticipare l’evento.

Per Nava la vittoria sulla massima distanza dell’Adamello Ultra Trail è il miglior risultato in carriera, oltre che un traguardo inseguito da tempo. La sua prima partecipazione fu infatti nel 2018, quando terminò al diciottesimo posto, con un tempo di poco superiore alle 40 ore. Nelle sue tre successive partecipazioni Nava era arrivato settimo, sesto e quarto (un anno fa, con un tempo di 28 ore e 57 minuti).
Nava sì è mantenuto nelle prime posizioni per tutta la giornata di venerdì, segnata dall’alto ritmo di testa imposto dal francese Pierre Augrit, che si è poi ritirato nella prima mattinata. Tutto italiano il podio: due ore dopo Nava è arrivato al traguardo Alessio Zambon, seguito, pochissimi minuti dopo, da Christian Springhetti.

La gara dei 100 km ha visto per primi al traguardo venerdì sera Walter Manser e Karola Rennhack. L’ultra runner svizzero, di 45 anni, segna un record: nessun altro atleta – su nessuna distanza – aveva mai vinto tre edizioni consecutive. Manser ha vinto in 11 ore 45:07; secondo Francesco Lorenzi, terzo Nicola Poggi. La 100 km femminile è della bavarese Rennhack, che ha concluso con un tempo finale di 14 ore, 33 minuti e 41 secondi, migliorando di alcuni minuti il precedente record del percorso. Seconda è arrivata la bresciana Cristina Filippini, terza Irene Zamboni.

Tutte le premiazioni si terranno alle 14:00 di domenica al Centro Eventi Vezza d’Oglio.

Share This