Era al lavoro all’interno di uno scavo lungo venti metri e largo due quando è stato investito da un cumulo di terra e cemento.
Così è morto attorno alle 13:30 di martedì il camuno Fabrizio Franzinelli, operaio di 46 anni che si trovava a Rodano, comune dell’hinterland Milanese, al lavoro in un cantiere lungo via Papa Giovanni XXIII.
Da una prima ricostruzione sembra che il 46enne, che abitava a Malonno e che era in trasferta con l’impresa Giudici per un intervento sulla rete fognaria, per cause ancora da accertare, sia stato coinvolto da un cedimento del terreno, rimanendone schiacciato.
Più precisamente, gli operai erano nella fase di sbancamento, ovvero stavano togliendo le protezioni laterali che servono proprio a impedire alla terra di collassare sullo scavo. Avevano appena agganciato delle catene per rimuovere le paratie quando, nel farlo, un versante della trincea è crollato seppellendo Fabrizio. Sono stati gli stessi colleghi con un escavatore a cercare di salvarlo, senza riuscirci.
Sul posto sono intervenuti il 118 con l’eliambulanza, ma i sanitari hanno subito constatato il decesso. Per i rilievi del caso c’erano i Carabinieri della compagnia di Pioltello e la Polizia locale di Rodano. Ora si attende di conoscere quando la salma di Franzinelli potrà fare rientro in Vallecamonica dove nel dolore ci sono i genitori, originari di Berzo Demo, la compagna e i due figli di 14 e 9 anni.