“Credo sia stato fatto qualche errore”: poche parole ma che bastano ad imprimere una svolta sul caso dei lavori in quota al lago Bianco per la realizzazione di un impianto di captazione delle acque che permetta l’innevamento artificiale della pista da sci di Santa Caterina Valfurva.
Parole che sono state pronunciate da Luca Bellotti, sindaco della località in provincia di Sondrio, che ha ammesso che il tubo che avrebbe dovuto prelevare l’acqua del lago, invece che essere posizionato a due metri e mezzo sotto la superficie dello specchio lacustre (per permettere il prelievo di acqua anche d’inverno, quando la superficie è ghiacciata) è stato messo a circa 50 centimetri.
Un errore che ha bloccato il cantiere e che, con la chiusura del Passo Gavia per la stagione invernale, ha fermato i lavori almeno fino alla prossima primavera. Le ruspe sono tornate a valle ed il buco fatto dagli operai è stato ricoperto. In questi mesi, dunque, ci sarà tempo e modo per capire come e se proseguire nell’intervento.
Bellotti, intanto, al Giornale di Brescia ricorda che per il cantiere erano state ricevute tutte le autorizzazioni e che lo sci resta la principale fonte di sostentamento per le attività del paese, sebbene il sogno sia quello di valorizzare il turismo incentrato sul Parco dello Stelvio.
Intanto, non si ferma l’attività di documentazione del Comitato Salviamo il Lago Bianco, composto anche da alcuni camuni e che in queste settimane ha inviato delle diffide agli enti diretti interessati, sostenendo che il progetto stia recando gravi danni al lago ed all’ambiente circostante. Tra le varie prove presentate dal Comitato, anche quella di una perdita d’acqua nei pressi in cui è stata inserita la tubazione di presa che avrebbe provocato un cedimento del terreno.