Lo stadio Tassara di Breno ha aperto le danze del Valcamonica Summer Music organizzato da Cipiesse. Le ha aperte con il rock and roll e i ritmi blues di Edoardo Bennato. Il cantautore, 78 anni appena compiuti, ha chiuso dopo oltre due ore di spettacolo la sua performance salutando il pubblico camuno con una promessa: “Il prossimo anno lo riempiamo, questo stadio!”.
Energia allo stato puro, il cantautore napoletano ha ricordato le sue origini (Campi Flegrei, come da t-shirt) e la storia della sua musica, in un racconto, anche per immagini, in cui non ha perso occasione per soffermarsi su temi di attualità, tra cui quelli ambientali, e sul panorama politico internazionale, senza tralasciare l’immigrazione e le guerre. In particolare la scelta di portare sul palco “Asia”, brano rock del 1985, e sul maxi schermo immagini dei conflitti bellici degli ultimi 40 anni.
Non sono mancati però gioco e allegria: quella di Peter Pan e dell’Isola che non c’è, di Capitan Uncino, ma anche del Burattino senza fili, del Gatto e la volpe e di Mangiafuoco. Sempre in contatto diretto con il suo pubblico, Bennato ha colto con sagacia e ironia il desiderio di libertà presente in ognuno di noi. Il concerto sotto il cielo stellato di Breno non è stato solo mera esibizione di un grande cantautore, ma un intenso momento di dialogo per diffondere dei messaggi, anche profondi.
A completare e supportare le abilità polistrumentistiche di Edoardo Bennato, eccezionale è stata la resa musicale della Be Band, con Gennaro Porcelli, chitarra e voce; Giuseppe Scarpato, chitarra e voce; Arduino Lopez, basso; Raffaele Lopez, piano, e Roberto Perrone, batteria: con il loro accompagnamento e i loro assoli il palco si è letteralmente infiammato.
Il Summer Music di Breno prosegue stasera, sempre al Tassara, con La Sad, il trio rivelazione di Sanremo 2024 interprete di sonorità e immaginario punk in chiave contemporanea.