Si svolgeranno a Edolo giovedì, 5 dicembre, i funerali di Rocco Ramus, partigiano classe 1923, da qualche anno ospite nella casa della figlia Stefania a Brescia. Qui, all’improvviso, nella serata di martedì, è stato colto da un malore fatale. Avrebbe compiuto 102 anni a marzo.

L’ultimo “ribelle per amore” riposerà a Edolo, con la moglie Celestina Perlotti, scomparsa qualche anno fa dopo 74 anni di matrimonio. La coppia ebbe 8 figli, di cui 7 ancora in vita: Gianmaria, Nini, Franca, Mauro, Giacomo, Stefania e Giorgio.

Una vita lunga e intensa, quella di Rocco Ramus, che durante la Seconda guerra mondiale, a 19 anni, venne chiamato alle armi e inquadrato nel corpo degli alpini, ma, per un disguido burocratico che si rivelò la sua salvezza, all’ultimo venne inviato a presidiare il confine con la Francia nel reparto di fanteria anzichè fatto partire per la Russia.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 fu catturato dai tedeschi, destinato ai lavori forzati in un campo in Germania. Al passo del Brennero riuscì a fuggire dal treno e tornò a Edolo a piedi. Qualche settimana dopo fu fatto nuovamente prigioniero dai fascisti della Legione Tagliamento che presidiavano il territorio dell’alta Valle.

Rocco si liberò ben presto saltando da una finestra e raggiunse le Fiamme Verdi, prima nella Val Brandet di Corteno, poi sul Mortirolo, dove combattè con i fazzoletti verdi fino al giorno dalla Liberazione.
Finita la guerra sposò Celestina e lavorò prima come muratore e poi come guardiano delle dighe della Val d’Avio.

L’ultimo saluto dei tanti parenti e conoscenti, delle Fiamme Verdi camune e delle istituzioni, si terrà domani pomeriggio a Edolo alle 15:00 nella Pieve di Santa Maria Nascente, con corteo funebre dalla casa del commiato di via Generale Treboldi 10 a Edolo. 

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