Tre pattuglie dei carabinieri sono intervenute lunedì sera, insieme al 118, per prestare soccorso a un 25enne, originario dell’Eritrea al quale è stato riconosciuto lo status di rifugiato e ospite di una struttura dell’alta Valle. Il giovane, nella serata del 17 febbraio, si trovava insieme a un connazionale davanti a un negozio di Edolo, quando si è imbattuto in una 31enne nordafricana che stava rientrando a casa, portando al seguito due sacchetti della spesa.
La donna ha chiesto loro una mano per farsi aiutare a trasportare le buste fino a casa. Giunta a destinazione si è scambiata il numero di telefono con il 25enne e, dopo qualche ora, gli ha mandato un messaggio con il quale lo invitava nel suo appartamento per sdebitarsi della cortesia e offrirgli un caffè. Il ragazzo, non immaginando cosa lo aspettava, ha accettato l’invito.
La donna lo ha invitato ad entrare e ha poi chiuso a chiave la porta di ingresso. A quel punto ha spiegato al 25enne che l’invito era esclusivamente legato alla consumazione di una prestazione sessuale a pagamento. Il 25enne, che forse aveva mal interpretato il gesto di cortesia, ha ringraziato e ha chiesto di poter andare via.
Ricevuto il rifiuto la donna ha preteso la consegna del denaro anche senza rapporto e ha minacciato di far intervenire dei suoi connazionali. Impaurito e non potendo più uscire dalla porta, il 25enne è corso verso la finestra del salone per chiedere aiuto, ha spalancato le ante ma purtroppo, vista anche la tarda ora, non ha trovato nessuno in strada. Le sue urla hanno ancor di più fatto arrabbiare la donna che si è scagliata contro di lui e lo ha spinto, lanciandolo dalla finestra. Il malcapitato ha fatto un volo di otto metri.
I sanitari lo hanno trasportato in codice rosso agli Spedali Civili di Brescia. I carabinieri, dopo aver eseguito i rilievi all’interno e fuori l’abitazione e dopo aver ricostruito l’esatta dinamica dei fatti, hanno denunciato la straniera per tentata estorsione e lesioni personali gravi.