Una comunità sotto shock, alle prese con dubbi e sconcerto: ad Esine, a due giorni dall’omicidio di Vincenzo Arrigo per mano dell’amico Bettino Puritani, gli interrogativi non si placano. Se da una parte la comunità è incredula per il gesto compiuto da una persona, come Puritani, nota sì per il suo carattere a volte irascibile ma considerata incapace di fare del male a nessuno, dall’altra non sono poche le persone a chiedersi come sia stato possibile consentire alla vittima i domiciliari non solo in un’abitazione in evidente stato di degrado, ma anche a fianco di un soggetto seguito dai Servizi Sociali.

Il Comune, che non ha competenza in merito, aveva più volte segnalato la situazione, senza riuscire però ad ottenere nulla. Numerose le liti che avevano visto i due protagonisti, ora raccontate dai vicini di casa, ben consapevoli della tensione che era cresciuta, complice la quarantena, in queste settimane.

La confessione di Puritani, avvenuta poco dopo l’arrivo dei carabinieri sul luogo del delitto, lascia pochi altri interrogativi sospesi: l’uomo sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia per ribadire la sua versione dei fatti, mentre sul corpo della vittima sarà effettuata l’autopsia.

[Foto da Giornale di Brescia]

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