In caso di pre-allarme dovuto all’eventuale distacco della frana del monte Saresano a Tavernola Bergamasca andrebbe evacuato l’ospedale di Iseo. Per questo l’Asst Franciacorta è stata chiamata a predisporre un Piano di emergenza ed evacuazione specifico, che tenesse in considerazione la presenza di pazienti con le più diverse necessità assistenziali e di altri utenti della struttura oltre che, ovviamente, degli operatori sanitari in servizio.

Tale piano è stato testato nella giornata di venerdì 12 novembre quando è stata simulata l’evacuazione per lo “tsunami” dell’intero nosocomio che si affaccia sul lago. Fondamentale la collaborazione di Areu e dei volontari delle associazioni dei Comuni del Sebino e della Vallecamonica, che erano sul posto con i propri mezzi di soccorso. Grazie alla collaborazione attiva del personale sanitario, dei volontari delle associazioni, della Polizia locale e di tutte le persone intervenute, la prova ha avuto esito positivo.

A coordinare il Comitato interno per l’emergenza, garantendo l’ordinata evacuazione dei pazienti, simulati per l’occasione da personale volontario, il dottor Riccardo Colpani, responsabile del Pronto soccorso di Iseo, che ha gestito le fasi dell’emergenza con la necessaria calma e competenza.

Anche le strutture ricettive di Iseo, hotel, b&b e ristoranti, dovranno dotarsi di un piano di emergenza per la frana e definire un punto di raccolta. Al momento l’amministrazione comunale ha presentato un piano individuando due zone di evacuazione, a sud e a nord, Corte Franca e Pian Camuno. Anche in questo caso sarebbe necessario poter effettuare delle prove per verificare le tempistiche e i movimenti della macchina operativa. Per poter comunicare a tutta la popolazione i movimenti, le fasi, tutto ciò che accade, verrà realizzato un sito internet specifico e a chi risiede nelle zone più esposte verrà fatto installare un “alert” sul cellulare.

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